... i primi abitatori                                            Cava Manara
 
 

Se per un lato è cosa utile e bella rievocare la vita vissuta nei secoli passati perché la scuola dell'esperienza è pur sempre la scuola più feconda e ricca di notevoli risultati, dall'altro nulla àvvi di più scabroso, massime per chi non è molto versato in tali discipline, che le ricerche intorno specialmente ai primi tempi dell'umanità ed anche ai primi abitanti di un determinato luogo. Ma l'indole affatto popolare di questa nostra breve storia ci dispensa dall'entrare nel buio fitto delle intricate questioni riguardanti i tempi preistorici e che si riallacciano all'origine e propagazione del genere umano sulla terra. Lasciamo dunque ai dotti ed agli eruditi le difficili ed incerte questioni dei tempi primitivi, e prendiamo le mosse da tempi meno remoti e dei quali esistono memorie storiche più sicure.

La nostra Cava la quale, per chi la osserva specialmente dal basso della vallata del Po, presenta un così ridente e pittoresco panorama, fa parte della Lomellina, e ne occupa l’estremo lembo. I suoi primi abitatori furono adunque gli stessi primi abitatori della Lomellina: di questa fertile che ha ad oriente la Sesia, ad occidente il Ticino, a mezzogiorno il Po, a settentrione le Alpi, e più precisamente i territori ora di Cassolo, Cilavegna, Albonese, Nicorvo, Robbio, Confienza e Palestro. - La Lomellina secondo i geografi sorge a 90 m. sul livello del mare, con una superficie di Km. q. 1.242.53. Si stende in una pianura un po’ sollevata verso le Alpi ed inclinata con dolce pendio verso la Cava, dove l'altipiano finisce come in un promontorio, per dar luogo all'incontro delle due vallate del Ticino e del Po che insieme si congiungono come i due fiumi che ne segnano il confine. La sua lunghezza massima è di Km. 42 e la larghezza di Km. 54 circa. È solcata dall'Agogna, dal Terdoppio, dall'Erbogna, ed è una delle regioni più ricche d'Italia.

Ora per unanime consenso degli storici antichi e moderni da Plinio a Tito Livio, al Capsoni, al nostro lomellino Calvi, la Lomellina fu primieramente abitata dai Levi, che erano una famiglia o tribù dei Liguri, gente antichissima, sulla cui origine si scrissero tanti volumi da riempire biblioteche, ma che non venne con assoluta certezza stabilita. Difatti chi li fa arrivare in Italia dall'Oriente, e chi dall'Occidente, e non sembra destituita da probabilità l'opinione di chi li ritiene di razza celtica. Checché ne sia però della loro origine, quello che si può e si deve anzi ammettere senza dubbio si è che i Liguri furono i primi popoli che vennero ad abitare l'alta Italia, e che, come già si disse sulla fede dei sullodati storici, una delle tribù dei levi venne ad occupare la regione che da essi appunto prese nome: diffatti Lomellina deriva da "Laevorum mellum" o collare dei Levi, così detta per la configurazione speciale di questo territorio simile ad una collana. Chi fossero poi questi Levi, come vivessero, quali fossero i loro costumi, da quali leggi fossero regolati ce lo dicono gli storici, i quali narrando di questi antichissimi padri nostri, ce li descrivono posti in questo territorio ancora del tutto incolto, fra boschi, paludi e sabbioni, quasi fra il deserto e la selva, e ne parlano come di uomini parchi nel vitto, agili e robusti nelle membra, avvezzi ai disagi della povertà, pazienti e tenaci nel lavoro; amanti dell'esercizio delle armi, della pesca, della caccia: semplice l'educazione, ma severa, quale si conveniva ad un popolo industre e bellicoso.

I levi, come tutti i liguri erano sparsi in vici. Ciascuna famiglia procuravasi il domicilio nel mezzo del campo che col lavoro aveva fatto suo, in casupole costrutte con fango o vimini o paglia, nel luogo più alto e comodo, e dove potesse meglio difendersi, - ed è da qui che trassero origine i vici, i pagi o paesi così come abbiamo noi ora. La capitale dei Levi era Lomello, la quale dell'antica dignità ora non conserva che pochi ruderi. I vici allora più notevoli pare siano stati Vigevano (se vale l’etimologia Vicus Laevum) ed Olevano (aula laevum). Verso il 750 avanti Cristo, i Levi col concorso dei Marici loro vicini, e che erano un'altra tribù dei Liguri, fondavano Pavia, fortificandola con palizzate e terrapieni; e fra queste due tribù si costituì quasi un unico stato che si dice fosse governato da un re. - Né ciò deve fare meraviglia, perché, come attestano autorevoli scrittori, la forma monarchica di governo era quella che prevaleva nei popoli Liguri.