Questa è certamente la più caratteristica e la più movimentata di tutte le corse perchè essendo dichiarato vincitore non il cavaliere ma la cavalcatura, non solo, ma quella ultima arrivata, e dovendo ogni concorrente montare un asino che non sia di sua proprietà, è interesse di ognuno lo spingere l'asino montato alla massima velocità possibile, con la speranza che quello di cui si è proprietari rimanga indietro e consegua il premio. Se non che, questo essendo il pensiero di tutti i concorrenti, i medesimi, mentre menano botte da orbi sulla groppa dei rispettivi destrieri e si ingegnano in ogni modo per farli, se non galoppare, almeno trottare, se la ridono piacevolmente vedendo magari il rappresentante della propria stalla che, puntati i piedi anteriori, resiste ad ogni forma di incitamento senza avanzare di un passo. In taluna di queste gare si sono visti dei cavalieri scendere a terra e trascinare il corsiero per le briglie, e qualche volta si è assistito, fra le risa più sfrenate degli spettatori al fatto che le parti si sono invertite e cioè che la cavalcatura è stata portata di peso fino sulla linea del traguardo dal cavaliere, lieto in tal modo di perdere montando il somaro altrui, a favore del proprio montato da altri.