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La Cücągna

Altro divertimento popolare in occasione delle sagre č sempre stato ed č tuttora l'albero della cuccagna, il quale oltre ad essere il pił alto e liscio possibile viene reso pił difficile alla salita con una spalmata di grasso. In questo caso i concorrenti portano a tracolla un sacchetto contenente della cenere, con la quale cercano di sgrassare l'albero stesso man mano che riescono ad avanzare con la salita. Polli, salumi, bottiglie di vino ed altri generi gastronomici, generalmente offerti dagli esercenti del rione o del paese, costituiscono i premi della cuccagna stessa e tutto questo ben di Dio viene, a cuccagna presa, divisa fra quanti hanno partecipato alla gara. In antico, l'albero della cuccagna veniva alzato su quell'altura che degrada dalla chiesa dei SS. Primo e Feliciano verso l'attuale corso Garibaldi, la quale altura era detta appunto Monte della Cuccagna. Che questa localitą fosse tradizionalmente riservata a giuochi popolari č provato dal fatto che una contrada limitrofa, quella che fu poi il Vicolo Dungallo, era detta Contrada della Cuccagna, e che la stessa parrocchiale era detta dal popolo «S. Prim in Cücągna». Le vecchie cronache precisano che quel luogo (mons jochi, otiosorum locus) era ritrovo di oziosi, di giocatori e di femmine dedite al malcostume le quali, il giorno 17 di maggio, anniversario della traslazione del corpo di S. Siro dalla basilica dei SS. Gervasio e Protasio al Duomo, vi correvano a piedi il pallio delle carni salate e non salate.