AVIS - Legislazione Trasfuzionale CAVA MANARA |
La trasfusione di sangue, di emocomponenti e di emoderivati costituisce una pratica terapeutica non esente da rischi; necessita pertanto del consenso informato del ricevente.
Non possono essere accettati come donatori per dodici mesi coloro che sono stati a contatto con epatitici; non possono essere accettati come donatori per almeno cinque anni coloro che hanno ricevuto una o più trasfusioni di sangue.
I donatori che hanno soggiornato
in zona ad endemia malarica possono essere accettati dopo un intervallo di sei
mesi dal rientro, purché non presentino sintomi di malattia e non abbiano assunto
farmaci antimalarici.
I donatori che hanno contratto malaria devono osservare tre anni di sospensione
dalle donazioni a partire da quando sono diventati asintomatici.
In caso di profilassi antimalarica la sospensione dura tre anni dopo il trattamento
e rimane condizionata all'assenza di sintomatologia. Per le donazioni destinate
alla preparazione di plasma e plasmaderivati completamente privi di globuli
rossi non si applicano norme restrittive.
Persone recentemente immunizzate con tossoidi o virus uccisi, vaccini batterici o da riketsie sono accettabili se asintomatici e afebbrili: non sono esclusi pertanto dal prelievo i soggetti vaccinati contro l'epatite B, tetano, difterite, pertosse, febbre tifoide e paratifoide, colera, febbre delle Montagne Rocciose, influenza, poliomielite e peste. Le stesse regole si applicano per il vaccino antirabbia, a meno che il vaccino non sia praticato in seguito a morsicatura di un animale affetto da rabbia: in questo caso il donatore dovrà essere escluso per un anno dalla data del morso.
In casi di inoculazione con virus-vaccini vivi attenuati quali l'antipolio, morbillo, parotite e febbre gialla, i donatori sono sospesi per due settimane: per la rosolia quattro settimane; nei trattamenti con immunoglobuline contro l'epatite B un anno.
Sono temporaneamente sospesi gli affetti da brucellosi se non clinicamente guariti da almeno due anni.
I soggetti senza dimostrabili
markers di epatite ma con storie di ittero o di epatite ed implicati in più
di un caso di sospetta epatite post-trasfusionale sono esclusi dalla donazione.
Non comporta esclusione la presenza di anti-HbsAg.
Il donatore che risulta essere l'unico ad aver dato sangue ad un paziente affetto
poi da epatite post-trasfusionale deve essere escluso.
Il consenso del candidato
donatore deve essere dato per iscritto dopo che la procedura è stata spiegata
in modo comprensibile per il donatore, ponendolo in condizioni di fare domande
ed eventualmente rifiutare il consenso.
Il responsabile delle strutture trasfusionali di cui agli articoli 5 e 6 della
Legge n 107/1990 deve predisporre una procedura ai fini di comunicare al donatore
qualsiasi significativa alterazione clinica riscontrata durante la valutazione
predonazione e/o negli esami di controllo.
Requisiti del donatore
Per le plasmaferesi occasionali,
attuate con intervalli superiori ai novanta giorni l'idoneità del donatore viene
valutata con gli stessi criteri adottati per la donazione di sangue intero.
Per il donatore inserito in un programma di plasmaferesi continuativa le caratteristiche
di idoneità devono essere le seguenti:
La periodicità dei controlli deve essere almeno semestrale.
Consenso informato
Donazione di plasma mediante emaferesi con procedura automatizzata:
Per la donazione di piastrine
mediante emaferesi, sono richiesti gli stessi requisiti necessari per l'idoneità
alla donazione di sangue intero, con l'aggiunta di un normale assetto emocoagulativo
(conteggio piastrinico, PTT e protrombinemia).
Sono anche esclusi dalla donazione in emaferesi i donatori con anamnesi personale
di sindrome emorragica, ipertensione, diabete, patologia gastrointestinale di
tipo emorragico e che abbiano assunto negli ultimi cinque giorni farmaci ad
azione antiaggregante piastrinica.
In particolare il numero di piastrine non deve essere inferiore a 150.000/mmc.
Modalità di donazione
Donazione di piastrine mediante emaferesi:
Requisiti del donatore
Gli stessi richiesti per
la donazione di piastrine mediante emaferesi.
In particolare il numero dei leucociti non deve essere inferiore a 6000/mn.
Consenso informato
Lo stesso richiesto per la plasmaferesi.
Donazione di leucociti mediante emaferesi
La donazione di leucociti mediante emaferesi si effettua secondo le seguenti modalità:
In caso di premedicazione con steroidi, il numero massimo di procedure è di quattro all'anno. Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 15 gennaio 1991
ALLEGATO 1
E CONSENSO ALLA DONAZIONE
Sig. ____________________________________________________________________________________
nato a _____________________________________________ il _______________________________
Sesso M F Residente a __________________________________________________________
Via ________________________________________________________________________________
Tel. abitazione _______________________________ Tel. ufficio ______________________________
Solo per donne:
Il sottoscritto dichiara di aver compilato in maniera veritiera il questionario di cui sopra, di aver preso visione del comunicato informativo sull'AIDS, di aver ottenuto ampia spiegazione delle procedure di prelievo, di non aver donato sangue negli ultimo novanta giorni e di sottoporsi volontariamente al salasso presso questo servizio trasfusionale.
Data __________________
Riservato al servizio trasfusionale
Nuovo donatore SI NO
Peso Kg. __________________ Altezza cm _____________________ Pressione __________________
Hb G ____________________________________ Ht% ______________________________________
Data ed ora della donazione _____________________________________________________________
Quantità prelevata ml. _________________________________________________________________
Motivo della sospensione _______________________________________________________________
Data _______________
Firma del medico ________________________
ALLEGATO 2 Caro amico,
esistono malattie infettive come l'epatite e l'AIDS che possono essere trasmesse
anche mediante la trasfusione di sangue.
Alcune abitudini di vita espongono maggiormente al rischio di contrarre queste
infezioni e quindi di trasmetterle;
poiché i test di laboratorio non sono sempre in grado di identificare i soggetti
infettatisi di recente, si rende necessario escludere
dalla donazione (temporaneamente o definitivamente) le persone che possono essersi
esposte a questi rischi.
I principali criteri di esclusione sono qui riportati.
CRITERI DI ESCLUSIONE DALLA DONAZIONE Esitenza nella storia personale
di: